Il design thinking è un metodo che si concentra su un approccio orientato alla soluzione dei problemi del vostro prodotto o servizio. È molto utile per risolvere problemi complessi che non sono chiaramente definiti. Questo metodo prevede una serie di fasi che aiutano a comprendere gli utenti coinvolti, a identificare i problemi dal punto di vista dell’utente e a realizzare sessioni di brainstorming con un approccio pratico. Leggete questo articolo per imparare a usare la visione per il Design Thinking.
Vantaggi dell’uso delle vision board per il design thinking
Di seguito sono elencati i vantaggi dell’uso delle vision board per aiutarvi a mantenere gli obiettivi aziendali:
Aiuta a concentrarsi
La creazione di una vision board vi permette di concentrarvi su ciò che conta davvero. Prima di creare la vostra lavagna, è essenziale riflettere sui vostri obiettivi e sulle vostre mete ed elencarli. Per ricordare il vostro piano di gioco dettagliato, create una tavola di visione che rifletta questi obiettivi attraverso immagini, domande, frasi e idee.
Manifestazione visiva
Quando guardate la vostra vision board, immaginatevi di aver raggiunto tutti gli obiettivi e le mete elencate. Quando si ripete questo processo un numero sufficiente di volte, le immagini si radicano nella mente subconscia.
Promemoria giornalieri
Quando i vostri obiettivi sono in primo piano nella vostra mente, è più probabile che li raggiungiate. Guardando ogni giorno la vostra lavagna dei sogni, vi ricorderete spesso di voi stessi.
Ispirazione in tempi difficili
La vostra vision board vi aiuterà a mantenere l’ispirazione anche nei momenti difficili. Potete usare la vostra lavagna dei sogni per ricordarvi le ragioni dei vostri sforzi e i risultati che otterrete perseverando.
Per saperne di più sulle vision board, consultate il nostro articolo sul perché funzionano e su come realizzarne una.
Le cinque fasi del design thinking
Per capire come utilizzare le Vision Boards per il Design Thinking, ripercorriamo le cinque fasi proposte dall’Hasso-Plattner Institute of Design di Stanford.
- Empatizzare
- Definire (il problema)
- Ideare
- Prototipo
- Test
Analizziamo in dettaglio ogni fase del processo:
Empatizzare
Il primo passo consiste nell’acquisire una comprensione empatica del problema in questione. Osservare un problema particolare da una prospettiva empatica consente di mettere da parte le ipotesi e di concentrarsi sulla comprensione degli utenti e delle loro esigenze specifiche.
A tal fine è possibile contattare specialisti per saperne di più sull’area di interesse, osservare, interagire ed entrare in empatia con le persone per comprenderne le esperienze e le motivazioni. Immergetevi nel processo di progettazione e pensate dal punto di vista degli utenti per sviluppare una migliore comprensione personale dei problemi coinvolti.
Più informazioni si raccolgono in questa fase, meglio è. Vi permetterà di sviluppare la migliore comprensione possibile degli utenti, delle loro esigenze e dei problemi alla base dello sviluppo del vostro prodotto.
Definire
Durante la seconda fase, si raccolgono le informazioni della fase precedente e si analizzano le osservazioni per definire chiaramente i problemi principali che voi e il vostro team avete identificato.
La fase Define aiuterà il team a raccogliere nuove idee per caratteristiche, funzionalità e qualsiasi altro aspetto che consenta di risolvere i problemi.
Ideare
Durante la terza fase, potete iniziare a generare idee. Dopo le prime due fasi, avete compreso i vostri utenti e le loro esigenze e definito i problemi del vostro prodotto o servizio. Con queste informazioni, potete iniziare un brainstorming con il vostro team e individuare nuove soluzioni ai vostri problemi. Ci sono molti modi di ideazione.
Prototipo
Dopo aver sviluppato un piano dettagliato per risolvere i problemi, è possibile produrre versioni economiche e ridimensionate del prodotto o delle sue caratteristiche specifiche. Si tratta di un processo iterativo che aiuta a trovare soluzioni ai problemi.
Trattandosi di una fase sperimentale, l’obiettivo deve essere quello di individuare le migliori soluzioni possibili alle limitazioni individuate nelle fasi precedenti.
Le soluzioni sono state realizzate in prototipi, una per una. Vengono analizzati e approvati, migliorati e riesaminati in base alle esperienze degli utenti oppure rifiutati. Durante questo processo, il team di progettazione avrà sviluppato una comprensione più profonda dei limiti del prodotto e delle sfide attuali. In questo modo si ha un’immagine più chiara di come gli utenti reali si comportano, pensano e sentono quando si impegnano con il prodotto finale.
Test
Infine, una volta creato un prototipo finale che risponde a tutte le vostre preoccupazioni principali. È ora essenziale testare rigorosamente l’intero prodotto utilizzando le soluzioni scoperte durante la prototipazione.
Questa è la quinta e ultima fase del modello. Tuttavia, si tratta di un processo iterativo.
Durante questa fase, si apportano modifiche e aggiustamenti per escludere le soluzioni migliori e acquisire una conoscenza approfondita del prodotto e dei suoi utenti.
Per saperne di più: Perché la Vision Board funziona e come crearne una?
Come integrare le schede di visione con il pensiero progettuale
Un ulteriore vantaggio dell’integrazione delle vision board con il design thinking è la possibilità di collaborare virtualmente con il proprio team. Per saperne di più sulla creazione di vision board digitali, consultate il nostro post su come creare una vision board online.
Ecco un esempio di vision board creato con la nostra lavagna online.